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La mia visione


Come manager culturale e cittadino attivo globale, credo che la cultura, le arti e l’educazione rappresentino le principali forze positive per favorire il progresso e lo sviluppo a livello internazionale.

Il mio impegno


Vivo il mio impegno professionale come una missione al servizio della comunità, intendendo la mia carriera come un cammino di crescita, condivisione e partecipazione, che mi consente di proiettarmi in una dimensione globale e multiculturale.

I miei principi guida


Eccellenza, innovazione, internazionalità, sostenibilità.

I miei ambiti di attività


Due gli ambiti principali all’interno dei quali realizzo il mio impegno professionale, accademico e civico: il management culturale e la diplomazia culturale.

Essere manager culturale


Il manager culturale è un professionista capace di sviluppare strategie, progettare iniziative, gestire processi organizzativi, pianificare attività operative, amministrare risorse, agendo con competenza e consapevolezza tra la dimensione umanistica, artistica, creativa ed intellettuale e la dimensione economica, giuridica, produttiva e sociale.

Il settore della cultura e delle industrie culturali e creative è un comparto particolarmente vasto, diversificato ed articolato, all’interno del quale collochiamo i beni culturali, le arti visive, le arti performative, la musica, il teatro, la danza, il cinema e l’audiovisivo, la fotografia e tutte le ulteriori forme di espressione artistica.

In questa dimensione così ampia e complessa, il manager culturale può essere attivo sia in ambito pubblico che privato, operando all’interno di fondazioni, imprese, aziende e società, associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica, come anche all’interno di amministrazioni locali, istituzioni nazionali ed organizzazioni internazionali.

Numerosi, dunque, sono gli ambiti di competenza ed intervento del professionista del management culturale, dalla tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale all’innovazione e allo sviluppo, dalla gestione degli aspetti organizzativi, produttivi ed economici, alla comunicazione, il marketing ed il fundraising.

Promuovere diplomazia culturale


L’incontro fra le culture del mondo attraverso la condivisione e lo scambio di saperi e conoscenza, linguaggi e pratiche artistiche è uno dei fenomeni sociali fondanti della civiltà stessa. Incoraggiare, potenziare e valorizzare le relazioni umane a questo livello rappresenta una delle forme più evolute ed avanzate di soft power: la diplomazia culturale.

Mediante questa forma d’interazione positiva ed inclusiva, vengono favorite la promozione del dialogo e del rispetto per le diversità, nonché la comprensione reciproca tra popoli e nazioni, come fattori essenziali per rafforzare la solidarietà, la tolleranza e la pace, a sostegno di un’azione più ampia di cooperazione politica ed economica a livello globale.

Le organizzazioni internazionali, i governi nazionali e le organizzazioni della società civile promuovono dunque sempre più un approccio strategico alle relazioni culturali internazionali, incoraggiando la cooperazione e la co-creazione di azioni e programmi condivisi, coinvolgendo così in maniera decisiva la comunità culturale ed artistica nella costruzione del futuro.