Il manager culturale è un professionista capace di sviluppare strategie, progettare iniziative, gestire processi organizzativi, pianificare attività operative, amministrare risorse, agendo con competenza e consapevolezza tra la dimensione umanistica, artistica, creativa ed intellettuale e la dimensione economica, giuridica, produttiva e sociale.
Il settore della cultura e delle industrie culturali e creative è un comparto particolarmente vasto, diversificato ed articolato, all’interno del quale collochiamo i beni culturali, le arti visive, le arti performative, la musica, il teatro, la danza, il cinema e l’audiovisivo, la fotografia e tutte le ulteriori forme di espressione artistica.
In questa dimensione così ampia e complessa, il manager culturale può essere attivo sia in ambito pubblico che privato, operando all’interno di fondazioni, imprese, aziende e società, associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica, come anche all’interno di amministrazioni locali, istituzioni nazionali ed organizzazioni internazionali.
Numerosi, dunque, sono gli ambiti di competenza ed intervento del professionista del management culturale, dalla tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale all’innovazione e allo sviluppo, dalla gestione degli aspetti organizzativi, produttivi ed economici, alla comunicazione, il marketing ed il fundraising.